domenica 24 ottobre 2010

Sangue di madre

Bocca denti lingua
non esistono in te.
Sono fauci dilatate
pronte ad affilarsi sulle ossa,
sorrisi decomposti
che si incastrano nel cuore
annientando ogni cosa.

Cosa rimane del tuo sangue sporco?
Inutili vendette,
cicatrici
che fioriscono nel nero,
sorrisi bagnati nel tuo sesso,
un ventre acceso
informe.
Siamo figli del dolore,
inutile vendetta
incisa sulle vene.
Sangue di madre infetto
che bagna le mani:
seduti in bilico
sulla scogliera del mondo
sciogliamo i nostri occhi
alla fine del giorno,
sperando di soffocare durante la notte.
Sangue di madre infetto,
vive con noi,
respira con noi
ci annienta.
Sangue di madre
che scorre inesorabile
sul filo dell’esistenza:
sopravvive a sé stesso.

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